Alex - Giulia [II]

Giulia

A chiamata iniziata ci fu un piccolissimo silenzio, seguito da un respiro "Ciao, Alex. Quanto tempo..." mormorò suadente la donna dall''altro capo del telefono. Sembrava sicura di se stessa e pronta a fare qualsiasi cosa

Alexander Wright
"Oh amore ciao" disse ironico "Già, molto tempo... perchè mi hai chiamato? Per caso il fidanzatino ti ha lasciato?" chiese cercando di controllare la rabbia, intanto carezzava la testa ad Ivan, cercando di tranquillizzarlo.

Ivan Grieco

La donna ridacchiò "No, no, tranquillo tesoro. Il mio ragazzo è sempre con me e mi soddisfa appieno, sai?" mormorò con quel tono da gatta morta. Un sospiro e poi continuò "La bambina? Come sta? Quanto ha imparato del sesso tra uomini?" chiese acida

Alexander Wright
Cercò di trattenere le bestemmie e gli insulti: "Mmh... diciamo che siamo alla pratica del sesso orale ancora" rispose con un ghigno di sfida.

Giulia

"Tsk, sei disgustoso" mormorò schifata, poi aggiunse "Ed il moccioso? Ripreso dalla botta?" chiese con un ghigno

Alexander Wright
La sua espressione mutò immediatamente: "La botta? Tsk... hey stronzetta, come fai a sapere che cos'è successo a Ivan?" chiese, cercando ancora di trattenersi.

Giulia

LA donna rise "Bhe, secondo te chi ha avvisato quell'uomo che eri proprio tu il fratello della persona che cercava?" ridacchiò "E soprattutto chi poteva usare per farti andare dove voleva lui" mormorò suadente

Alexander Wright
"Lurida stronza..." sibilò furente. "Guarda... la prossima volta che ti vedo, sarà l'ultima... perchè ti ficcherò un coltello nel cuore, ma non da ucciderti subito..." strinse i capelli di Ivan nel pugno, l'ira stava per scoppiare, non avrebbe resistito a lungo.

Giulia

La donna rise più forte sentendo il ragazzino gemere lievemente per la pressione subita sui suoi capelli d'oro "Ah! Ah! Ah! Attento a non fargli male" poi si fermò "La prossima volta che ci vedremo, dovrai consegnarmi la piccola" disse lentamente "Non avrai scelta..."

Alexander Wright
"Non ci penso minimamente! E' mia figlia, è uguale a me!" sbraitò alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza. "Dimmi dove ti trovi, troia! Vengo ad uccierti subito"

Giulia

"Esattamente fuori dal tuo bello chalet.... con un fucile puntata alla testa del tuo caro amorino" mormorò lentamente. Prova a mettere un passo fuori e stavolta il tuo ragazzo crepa sul serio" disse secca e acida

Alexander Wright
"Provaci..." sibilò intanto si avvicinò alla camera da letto facendo segno a Ivan di spostarsi dalla traiettoria del fucile.
"Ora esco e ti faccio fuori!" sbottò.

Giulia

"E' inutile che lo fai spostare...ce l'ho sott'occhio" sospirò "Alex, fai uscire la bambina. Altrimenti non ci metto nulla a chiamare la polizia" disse secca

Alexander Wright
"Smettila Giulia!" sbraitò nuovamente, prese Ivan per un braccio, nascondendolo sotto al letto. "La bambina rimane con me... e chiama pure la polizia, preferisco andare in galera piuttosto che serparami da Helen!" gridò infuriato uscendo dalla casa, dirigendosi verso la donna.

Giulia

"Stupido...se vai in galera la bambina sarà mia" rise in modo sadico e poi respirò profondamente "Te lo ripeto: torna in casa oppure sparo" disse lentamente, quasi volesse spiegare ciò ad un bambino